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Abstract

Cari Associati e lettori di Professioni infermieristiche,

iniziamo, come anticipato, con un breve commento sull'approvazione della legge 11 gennaio 2018 (legge "Lorenzin") avvenuta sul filo di lana in chiusura di legislatura lo scorso dicembre. Da piuÌ€ parti ho sentito e letto commenti negativi, sfiduciati, accorati, insoddisfatti, delusi, percheÌ senz'altro si sarebbe potuto produrre un testo migliore. Come sempre, si tratta di cogliere il momento e di influenzare il piuÌ€ possibile la definizione dei decreti attuativi all'insegna della semplicitaÌ€ e trasparenza.

EÌ€ davvero il momento di passare all'azione. Non si ritiene cosiÌ€ impossibile distinguere i ruoli di un ordine profes- sionale da quelli di un sindacato e, ancora, da quelli di un'associazione. CioÌ€ che conta è lavorare per l'unitaÌ€ della profes- sione, operare per raggiungere obiettivi comuni percheÌ c'è bisogno davvero dell'impegno e delle specifiche competenze di tutti. L'ICN e il suo modus operandi hanno molto da insegnare. Dalla piuÌ€ antica associazione infermieristica mondiale possiamo conoscere come opera per incidere nei diversi livelli di influenza. Nell'ICN sono presenti ordini professionali e associazioni che, in alcuni Paesi con una storia diversa dalla nostra, sono anche sindacati infermieristici. Infatti, i tre ambiti fondamentali di intervento o "pilastri" (pillars) di ICN sono la pratica infermieristica professionale, la regolamen- tazione infermieristica e il benessere socio-economico degli infermieri. Nella pratica infermieristica professionale si trovano, per esempio, la eHealth (salute digitale, in cui c'è il programma per lo sviluppo e la diffusione dell'ICNP®), lo sviluppo della leadership, l'assistenza sanitaria di base e programmi specifici per affrontare le patologie infettive, quelle non trasmissibili, la salute mentale, l'immunizzazione e i vaccini. Nella regolamentazione infermieristica sono invece incluse le attivitaÌ€ di tutela della professione, dell'abilitazione all'esercizio professionale, la formazione e la formazione continua che include le modalitaÌ€ che consentono di mantenere l'abilitazione (credentialing). Infine, nell'am- bito del benessere socio-economico degli infermieri sono presi in considerazione la sicurezza e la salute sul lavoro, la pianificazione e le politiche a riguardo delle risorse umane, la retribuzione, lo sviluppo della carriera.

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Come citare
Sironi, C. (2018). Editoriale. PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, 71(1). Recuperato da https://profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/472

Riferimenti

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  • FNOPI (2018) Cosa è indispensabile per il futuro degli infermieri. Pubblicato il 16 febbraio 2018, reperibile in http://www.ipasvi.it/attualita/fnopi-cosa---indispensabile-per-il-futuro-degli-infermieri-id2322.htm.
  • Gostinelli M. (2018) Riforma Ordini. Gli infermieri di corsia hanno poco da gioire. Quotidiano sanitaÌ€, 7 gennaio 2018 (reperibile da http://www.quotidianosanita.it/).
  • Sironi C. (2017a) Editoriale: Il codice deontologico italiano e il tema della giornata internazionale degli infermieri 2017 dell'ICN. Professioni infermieristiche, 70(2):65.
  • Sironi C. (2017b) Editoriale: Riflettere sul passato per proiettarci nel futuro. Professioni infermieristiche, 70(4):193-194.
  • Legge 8 marzo 2017 n. 24, Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, noncheÌ in materia di respon- sabilitaÌ€ professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
  • Legge 11 gennaio 2018 n. 3, Delega al Governo in materia di sperimentazione di medicinali noncheÌ disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute.